Cosa fare a Roma a Natale

Roma durante il periodo natalizio è assolutamente magica , con luci festive, mercatini di Natale e tradizioni secolari che prendono vita. Che tu stia cercando di immergerti nello spirito delle festività o semplicemente ammiranso la bellezza e la storia della città , ecco una lista delle dieci cose da fare a Natale a Roma.

1.Visita i mercatini di Natale 

I mercatini di Natale di Roma sono pieni di prelibatezze festive, regali e decorazioni . Piazza Navona ospita uno dei mercatini più famosi della città dove puoi trovare tutto , dalle merci artigianali ai dolci tradizionali come panettone e torrone.

2.Ammira l’albero di Natale a Piazza San Pietro 

Nessuna visita a Roma a Natale è completa senza vedere il magnifico albero di Natale in Piazza San Pietro . Oltre all’albero, il Vaticano allestisce una scena della Natività dettagliata e affascinante.

3.Partecipa alla messa di Mezzanotte in San Pietro

Una delle esperienze più belle e spiritualmente toccanti a Roma è partecipare alla Messa di Mezzanotte alla vigilia di Natale alla Basilica di San Pietro.

4.Gospel Festival 

Una delle migliori maniere di diffondere lo spirito natalizio è attraverso la musica. Dal 21 Dicembre 2024 al 1 Gennaio 2025 all’Auditorium Parco della Musica . Questo festival famoso per la sua atmosfera coinvolgente e il repertorio di canti gospel, è una delle esperienze più gioiose e vibranti che puoi vivere a Roma durante le festività.

5.Trame di luce al Giardino Botanico di Roma

Dal 30 Novembre 2024 al 6 Gennaio 2025 il Giardino Botanico di Roma e l’Accademia Lincei saranno trasformati in un luogo incantato di luci e colori in occasione delle festività natalizie. Potrai passeggiare lungo un percorso dove luci e musica si fondono con la natura , creando un’esperienza sensoriale unica.

6.Partecipare all’apertura della Porta Santa

Per il Giubileo 2025, ciascuna delle quattro basiliche maggiori di Roma – la Basilica di San Giovanni in Laterano, la Basilica di Santa Maria Maggiore, la Basilica di San Paolo Fuori le Mura e, naturalmente, la Basilica di San Pietro in Vaticano – aprirà le proprie Porte Sante per inaugurare l’Anno Santo.

La Porta Santa della Basilica di San Pietro si aprirà il 24 dicembre 2024, segnando ufficialmente l’inizio del Giubileo. La Porta Santa di San Giovanni in Laterano si aprirà il 29 dicembre 2024, quella di Santa Maria Maggiore il 1 gennaio 2025 e la Porta Santa di San Paolo Fuori le Mura il 5 gennaio 2025.

7.Christmas World a Villa Borghese

Siete pronti a intraprendere un viaggio virtuale attraverso le atmosfere natalizie più tipiche di tutto il mondo? Dopo il grande successo dell’anno scorso, Christmas World è tornato a Villa Borghese, e quest’anno è ancora più grande, occupando un’area impressionante di 60.000 metri quadrati! Questo evento celebra l’incanto del Natale, portando i visitatori in un tour di scene iconiche provenienti da diverse città globali, ricreate dai set designer e artisti italiani. Fino al 6 gennaio, potrete esplorare repliche di 8 città del mondo, ciascuna con il proprio quartiere gastronomico, performance folkloristiche, musical originali, una pista di pattinaggio su ghiaccio di 800 metri quadrati, un presepe a grandezza naturale, concerti gospel e tanto altro. Un evento all’aperto da non perdere, per grandi e piccini!

8.Pattinare sul Ghiaccio

Non sorprenderti troppo, Roma ha una sua dose di piste di pattinaggio natalizie, anche se il clima di dicembre è raramente vicino al punto di congelamento. Le piste di pattinaggio sul ghiaccio di Roma durante le festività si trovano solitamente nei seguenti luoghi:

  • Santa Claus Wonderland, Piazzale Maresciallo Diaz
  • Ice Park Foro Italico
  • Ice Park Piazza Re di Roma
  • Christmas World, Villa Borghese
  • Luneur, Via delle Tre Fontane, 100
  • Cinecittà World

Un’opportunità perfetta per divertirsi con amici e famiglia, vivendo la magia del Natale anche senza il freddo intenso!

9.Concediti un Panettone o Pandoro

Ormai avrai probabilmente notato le scatole colorate di grandi panettoni o pandori rotondi ammassate in ogni angolo disponibile dei supermercati, delle pasticcerie e anche nei negozi “cinesi” di Roma. Sebbene in Italia sia perfettamente accettabile fare scorta di panettone o pandoro a scelta prima, durante e dopo il Natale, un avviso: non tutti i panettoni e pandori sono creati uguali. Ecco alcuni dei migliori posti dove acquistare panettone e pandoro a Roma:

  • Le Levain, Via Luigi Santini 22/23 – Via Piave, 9
  • Antico Forno Roscioli, Via dei Chiavari 34
  • Walter Musco, Largo Bompiani 8
  • Gruè, Viale Regina Margherita 95/99
  • Panificio Bonci, Via Trionfale 34/36
  • Cresci, Via Alcide de Gasperi, 11-17

Che tu scelga il panettone tradizionale, quello con le scaglie di cioccolato o il pandoro, questi posti ti offriranno il meglio delle specialità natalizie italiane, perfette per rendere ancora più dolci le festività!

10.Lasciati incantare dalle Luci di Natale a Roma

Inizia a sembrare proprio Natale, soprattutto nei vicoli e nelle stradine dove luci scintillanti e sfere luminose pendono dall’alto, creando un’atmosfera magica. Fai una passeggiata per queste vie decorate e ammira le luci natalizie, immergendoti completamente nell’atmosfera festiva. E mentre sei in giro, non dimenticare di assaporare le castagne arrostite sul fuoco…

Ecco alcuni dei luoghi più suggestivi per ammirare le luci di Natale a Roma:

  • Via dei Condotti
  • Palazzo Fendi
  • Via del Governo Vecchio
  • Via Giulia
  • Via del Corso
  • Via del Boschetto & Via Urbana
  • Colosseo
  • Via Vittorio Veneto
  • Piazza di Spagna
  • Via del Babuino

Questi luoghi offrono un’esperienza visiva straordinaria, trasformando Roma in un vero e proprio spettacolo di luci durante le festività natalizie!

Le mostre in programma a Roma 2021/2022

In questo ultimo scorcio di anno e per i primi mesi del prossimo Roma celebra 3 grandi artisti con mostre dedicate. I riflettori sono su Klimt, Caravaggio e Salgado.

Klimt. La Secessione e l’Italia” a Palazzo Braschi

L’oro e l’uso innovativo del colore, i paesaggi idealizzati nelle forme e nel cromatismo, e poi le regine incontrastate della sua ispirazione, le donne ammalianti, seducenti, languide, protagoniste di alcuni capolavori assoluti, come l’iconica Giuditta I (1901), La sposa (1917-18), dipinto nell’ultima fase creativa, e il celebre Ritratto di Signora (1916-17), trafugato nel 1997 e poi ritrovato nel 2019. Si tratta di un’immersione nell’eredità artistica di uno dei pittori più noti e amati al mondo la grande mostra “Klimt. La Secessione e l’Italia”, in programma a Palazzo Braschi fino al 27 marzo 2022, che segna il ritorno dell’artista austriaco nel nostro Paese e a Roma, e ripercorre in 200 opere (di cui 49 di Klimt) tutta la carriera del pittore, con il duplice obiettivo di sottolinearne il ruolo di cofondatore della Secessione viennese ma anche di indagare la stretta relazione che egli ebbe con l’Italia.

A Palazzo Barberini la mostra Caravaggio e Artemisia: la sfida di Giuditta

“Caravaggio e Artemisia: la sfida di Giuditta. Violenza e seduzione nella pittura tra Cinquecento e Seicento” è la mostra in programma a Palazzo Barberini fino al 27 marzo 2022. Celebrando i 70 anni dalla riscoperta della tela di Caravaggio “Giuditta che decapita Oloferne”, realizzata a Roma al principio del Seicento e custodita a Palazzo Barberini, l’esposizione presenta in quattro sezioni 31 dipinti – quasi tutti di grande formato – provenienti da importanti istituzioni nazionali e internazionali. La mostra si gioca sulla potenza drammatica dell’incontro tra i due celebri artisti: la visione violenta e sensuale che del mito biblico di Giuditta Caravaggio ha restituito in un dipinto entrato per la sua forza dirompente nell’immaginario collettivo, accanto all’interpretazione tutta femminile di quello stesso tema offerta da un’artista tenace, coraggiosa e appassionata come Artemisia Gentileschi. L’esposizione si sviluppa attorno alla celeberrima tela caravaggesca “Giuditta che decapita Oloferne” per indagarne la fortuna e la capacità di rappresentare nella storia della pittura un punto di rottura proprio per la sua rivoluzionaria composizione, divenuta un modello a cui in tanti artisti si sono ispirati.

“Amazônia”

Fino al 13 febbraio 2022 Sebastião Salgado è protagonista al Maxxi con la mostra “Amazônia”, a cura di Lélia Wanick Salgado: attraverso oltre 200 immagini, accompagnate dal paesaggio sonoro creato da Jean-Michel Jarre, il percorso permette al visitatore di confrontarsi con il fragile e affascinante ecosistema amazzonico, rivelando come nelle aree protette dove vivono le comunità indiane la foresta non ha subito quasi alcun danno.

Il miglior Gelato artigianale di Roma?

Prima di decidere qual è il miglior gelato artigianale di Roma.. diciamolo chiaramente, il Gelato è un’invenzione Italiana. Le cronache raccontano che Caterina de’ Medici lo esportò in Francia quando sposò Enrico II nel lontano 1533.

Negli ultimi anni il Gelato si trova in ogni angolo del mondo, un po’ come la pizza, ma anche qui la tradizione della gelateria italiana è stata, e rimane, la più gloriosa del pianeta. Da decenni a Roma si gioca, tra amici, a stilare una classifica dei miglior gelato artigianale di Roma, creando divertenti siparietti tra chi ha gusti e preferenza diverse. Di sicuro tutti noi prediligiamo il gelato artigianale, così difficile da trovare in centro storico. Si arriva anche a fare delle classifiche a seconda del gusto specifico: “il pistacchio è meglio da quello”, “la crema da tizio è buonissima”, “lo zabaione, tipicità romana, da caio è super”. E questo è in genere l’escamotage con il quale si raggiunge un punto comune.

Noi abbiamo una nostra classifica, che ovviamente è soggetta a commenti e critiche, sul miglior gelato artigianale di Roma. Ed è la seguente:

Al Terzo posto inseriamo un locale storico, vicino alla stazione Termini: Fassi. 

La prima gelateria di Roma, nata nel 1880. Una delle prime al mondo ad organizzare anche la spedizione di gelato a distanza, si narra che i gelato di Fassi potesse arrivare anche in Inghilterra!
Tantissimi gusti buonissimi e preparazioni specifiche, come il Sanpietrino, qui in foto, la caterinetta e molti altri. Anche l’ambiente è affascinante, un palazzo d’epoca spazioso che fa rivivere le atmosfere di inizio 900. Fassi è una delle migliori gelaterie artigianali di Roma.

Al Secondo Posto invece una novità: Brivido a Testaccio

Piccolina e poco conosciuta al di fuori del quartiere Testaccio di Roma, ma in assoluto una delle migliori produzioni di gelato artigianale a Roma. Anche Brivido ha una storia tutta al Femminile, come il nostro Fenix Hotel. Le signore producono gelato con cura e fantasia, con gusti per grandi e piccoli. Da assaggiare il loro Zabaione!

Primo, secondo il nostro personalissimo e indiscutibile gusto, si classifica:  Fata Morgana

La prima Gelateria della Fata, Maria Agnese, ha aperto alcuni anni fa vicino a noi, in via Lago di Lesina, poi hanno avuto un grandissimo successo e le sue Gelaterie si trovano in vari punti a Roma, senza mai mutare la qualità del gelato. Maria Agnese Spagnuolo è sempre alla ricerca di nuove ricette e ogni stagione propone gusti nuovi, insoliti, come la Pampinella, col latte di fico, o l’Aglio nero o Alle Olive taggiasche o Pensiero , con Pompelmo rosa e zenzero. Per i più piccoli i nomi dei gusti si rifanno alle favole, Il Bacio del Principe, Pollicina e Biancaneve, sono alcuni dei più originali. Un Gelato Veramente meraviglioso, parola di Golosi. E’ qui che si fa’, secondo noi, il miglior gelato artigianale di Roma.

Raffaello alle Scuderie del Quirinale

La più importante mostra al mondo dedicata al genio di Raffaello Sanzio si è aperta Ieri, 4 Marzo 2020, a Roma.

Il trasferimento a Roma di Raffaello dovrebbe essere avvenuto verso la fine del 1508, quando su segnalazione di Donato Bramante presso Giulio II, venne chiamato dal Papa in persona per far parte di una squadra di artisti provenienti da tutta Italia per partecipare al progetto di rifacimento del Vaticano e dell’intera città di Roma. Poco dopo il suo arrivo a Roma, Raffaello fu incaricato di affrescare la residenza di Giulio II: gli affreschi degli appartamenti Vaticani erano già in corso per opera di altri artisti tra i quali Perugino, Bramantino e Sodoma, ma iniziato il lavoro, il Pontefice decise di lasciare soltanto a Raffaello il compimento dell’opera.

Raffaello realizzò capolavori assoluti come la Stanza della Segnatura, la Stanza di Eliodoro e la Stanza dell’Incendio di Borgo.
Poco dopo venne chiamato dal banchiere Agostino Chigi a decorare Villa Farnesina, villa urbana costruita da Baldassare Peruzzi, dove tra il 1511 e il 1518 eseguì il Trionfo di Galatea, l’affresco della Loggia di Amore e Psiche e progettò le decorazioni della stanza da letto con le storie di Alessandro e Roxane, realizzate successivamente dal Sodoma.

Durante il soggiorno a Roma, Raffaello introdusse grandi innovazioni nella ritrattistica, nelle pale d’altare e nella Madonna con Bambino. Sebbene molte delle sue opere romane siano custodite in diversi musei in Italia e nel mondo, Roma ospita diversi capolavori di Raffaello. La pinacoteca Vaticana possiede la Pala degli Oddi, la Madonna di Foligno, i dieci Arazzi, la Trasfigurazione, completata in seguito da Giulio Romano e alcune parti della Pala Baglioni, mentre la Galleria Doria Pamphilj conserva il doppio Ritratto di Andrea Navagero e Agostino Beazzano. La Galleria Borghese custodisce altre parti della Pala Baglioni e anche il Ritratto Virile e la Dama col Liocorno.

Dopo la morte del Bramante avvenuta nel 1514 Raffaello fu nominato responsabile del cantiere di San Pietro e progettò la Cappella Chigi in Santa Maria del Popolo.
Nel 1518 egli avviò i lavori per Villa Madama e proseguì quelli alle Logge Vaticane iniziate dal Bramante.
Raffaello morì a trentasette anni, il 6 Aprile 1520 e venne sepolto al Pantheon di Roma, come aveva richiesto e dove ancora oggi si trova la sua tomba.

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