In questo ultimo scorcio di anno e per i primi mesi del prossimo Roma celebra 3 grandi artisti con mostre dedicate. I riflettori sono su Klimt, Caravaggio e Salgado.
Klimt. La Secessione e l’Italia” a Palazzo Braschi
L’oro e l’uso innovativo del colore, i paesaggi idealizzati nelle forme e nel cromatismo, e poi le regine incontrastate della sua ispirazione, le donne ammalianti, seducenti, languide, protagoniste di alcuni capolavori assoluti, come l’iconica Giuditta I (1901), La sposa (1917-18), dipinto nell’ultima fase creativa, e il celebre Ritratto di Signora (1916-17), trafugato nel 1997 e poi ritrovato nel 2019. Si tratta di un’immersione nell’eredità artistica di uno dei pittori più noti e amati al mondo la grande mostra “Klimt. La Secessione e l’Italia”, in programma a Palazzo Braschi fino al 27 marzo 2022, che segna il ritorno dell’artista austriaco nel nostro Paese e a Roma, e ripercorre in 200 opere (di cui 49 di Klimt) tutta la carriera del pittore, con il duplice obiettivo di sottolinearne il ruolo di cofondatore della Secessione viennese ma anche di indagare la stretta relazione che egli ebbe con l’Italia.
A Palazzo Barberini la mostra Caravaggio e Artemisia: la sfida di Giuditta
“Caravaggio e Artemisia: la sfida di Giuditta. Violenza e seduzione nella pittura tra Cinquecento e Seicento” è la mostra in programma a Palazzo Barberini fino al 27 marzo 2022. Celebrando i 70 anni dalla riscoperta della tela di Caravaggio “Giuditta che decapita Oloferne”, realizzata a Roma al principio del Seicento e custodita a Palazzo Barberini, l’esposizione presenta in quattro sezioni 31 dipinti – quasi tutti di grande formato – provenienti da importanti istituzioni nazionali e internazionali. La mostra si gioca sulla potenza drammatica dell’incontro tra i due celebri artisti: la visione violenta e sensuale che del mito biblico di Giuditta Caravaggio ha restituito in un dipinto entrato per la sua forza dirompente nell’immaginario collettivo, accanto all’interpretazione tutta femminile di quello stesso tema offerta da un’artista tenace, coraggiosa e appassionata come Artemisia Gentileschi. L’esposizione si sviluppa attorno alla celeberrima tela caravaggesca “Giuditta che decapita Oloferne” per indagarne la fortuna e la capacità di rappresentare nella storia della pittura un punto di rottura proprio per la sua rivoluzionaria composizione, divenuta un modello a cui in tanti artisti si sono ispirati.
“Amazônia”
Fino al 13 febbraio 2022 Sebastião Salgado è protagonista al Maxxi con la mostra “Amazônia”, a cura di Lélia Wanick Salgado: attraverso oltre 200 immagini, accompagnate dal paesaggio sonoro creato da Jean-Michel Jarre, il percorso permette al visitatore di confrontarsi con il fragile e affascinante ecosistema amazzonico, rivelando come nelle aree protette dove vivono le comunità indiane la foresta non ha subito quasi alcun danno.